21. dicembre 2013

21 Dicembre 2013 - Costa Campaula (2170m) - Valle Grande

Seconda uscita della stagione.

In ritardo vista l'alta pressione tropicale per i primi 20 giorni di dicembre.

Destinazione parco naturale delle Alpi Marittime.

Le premesse per questa giornata sono buone, 50/70cm di neve fresca due giorni prima in tutta la zona con la speranza di trovare polvere immacolata anche profonda, molto alto il pericolo valanghe (4 su 5). Decido quindi di optare per una gita "sicura" ma con un buon dislivello, la scelta cade su questa classica.

Arrivo al parcheggio di Tetti Folchi senza problemi ma scendendo dall'auto mi accorgo che la temperatura è più alta del previsto, molto più alta. Praticamente nessun rigelo notturno e nella notte vi era stata pure la nebbia.

Dubbioso mi preparo con Davide e iniziamo a salire su una bella traccia profonda. La neve è piuttosto umida ma siamo solo a neppure 1100m, la speranza è che in alto la qualità migliori sensibilmente ma purtroppo così non sarà.

Mentre saliamo orde di skialp in gruppi da 20/30 persone ci raggiungono e superano in scioltezza, il primo di questi batte a gran fatica i 70cm di farina umida fino in cima.

Il paesaggio è molto bello con boschi carichi di neve, tutto è ovattato e bianco. Il percorso inoltre si snoda su una dorsale con continui cambi di paesaggio fino ad arrivare alla costa vera e propria in cui si domina tutta la Val Grande e le cime sopra Palanfrè.

Alcuni passaggi tra rami sono però balordi e in uno di questi cado in avanti sprofondando completamente nella neve profonda, rialzarsi è un incubo.

Con un bel pò di fatica, specialmente per Davide con le ciaspole, raggiungiamo il panettone terminale, la meta è super affollata, vi saranno almeno una 50ina di skialp che chiacchierano animatamente. Il caldo è assurdo, abnorme per la stagione. Sono sudato marcio.

Il paesaggio però é molto bello, si spazia su tutta la pianura centro-meridionale del Piemonte, arrivando con lo sguardo fino alle cime della Valle d'Aosta. Si vedono chiaramente anche le principali cime della Valle Grande e della zona di Limone Piemonte.

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Il meteo è stato oserei dire tipico di...APRILE.

L'abbondante nevicata del giorno prima è stata umidificata nella notte dalla nebbia e nuvole che non hanno consentito un adeguato rigelo notturno.

Il cielo si è presentato nuvoloso all'arrivo, con ampie schiarite nel corso della mattinata, venti deboli o assenti, temperature altissime con pericolo valanghe elevato.

Zero termico ad almeno 2500m nelle ore centrali e 1800m nella notte precedente.

Probabili +7/8 gradi in cima a 2100m durante la sosta

Innevamento abbondante, fino a 200/250cm di neve a 2000m, 50/70cm alla partenza quota 1050.

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La discesa è stata AGGHIACCIANTE...tanta fatica per salire per una discesa che può essere considerata la peggiore di tutte le mie uscite.

Cemento liquido misto sabbie mobili, neppure con pendenza su questo tipo di neve vai avanti, davvero un incubo.

Tranne la primissima parte alta, già tritata all'inverosimile da orde di skialp, tutto il resto del percorso è stato un misto tra bestemmie, fatica, frustrazione e voglia di arrivare all'auto.

Peccato, bastava una notte serena con una temperature negativa per cambiare di parecchio la situazione.

Dettagli GITA:

quota di partenza: 1025m

quota vetta: 2161m

dislivello complessivo: 1136m

Difficoltà: MS

Voti personali:

Percorso: 7 (diverso dal solito)

Ambiente: 7 (bell'atmosfera nel bosco e ottimo panorama dalla cima)

Salita: 6 (ottima traccia fino in cima ma qualche passaggio rognoso arbustoso, neve poco scorrevole)

Discesa: 3 (NO COMMENT, pessima)

Quantità neve: 8 (ottima come da tradizione per la zona)