Costruzione, maneggevolezza e praticità

L'ottica si presenta ad una prima visione solida e ben costruita. Effettivamente lo è ma non in modo eccelso.

Tokina utilizza un sistema composto da due tubi che durante lo zoom si estendono.

Il peso di 610gr la rende nettamente più leggero del Nikkor 17-55 ma anche più fragile.

L'ottica è fatta di una speciale lega metallica di Tokina, chiamata "armalite" e materie plastiche molto robuste. 

Le ghiera dello zoom è a mio avviso mediocre, in quanto è sottile e non molto precisa, chi ha mani grandi può avere qualche problema.

Non posso dire la stessa cosa della ghiera della messa a fuoco: è davvero un piacere usarla: morbida, precisa e grande. La selezione della tipologia di MAF avviene attraverso la pressione della stessa verso il basso con un movimento netto.

Attenzione a non tirare l'ottica dal paraluce chiuso, pena un incastramento della ghiera zoom.

A me non è mai capitato ma sul web ci sono notizie a riguardo.

Altro punto debole è l'incastro paraluce che se fatto frettolosamente può rompersi essendo di plastica fine. 


Messa a fuoco

Grazie ad una messa a fuoco interna (IF) l'obiettivo non si estende durante la messa a fuoco e l'elemento frontale non ruota.

Nessun problema quindi con un polarizzatore montato.

La messa a fuoco è veloce, precisa ma non silenziosa, è avvertibile un rumore di attrito da movimento ma non particolarmente fastidioso.

Non disponendo di un motore interno non è possibile utilizzarla su Reflex che ne sono prive come la D3100 o D5000.

E' apparsa anche precisa in condizioni di scarsa illuminazione ma ciò potrebbe essere dovuto anche alla MAF veloce della D300.

Tokina ha un controllo qualità direi buono visto che non si hanno notizie in rete di problemi di back o front focus sulle loro ottiche, a differenza invece di sigma che ne è afflitta maggiormente. Questo può aiutare il mercato dell'usato.

 


Altre caratteristiche

L'elemento frontale ha anche un particolare  trattamento "Water Proof", ossia un rivestimento che si suppone consenta una pulizia più facile da gocce d'acqua o impronte digitali, effettivamente pulendola si accorge di una leggera differenza con altre lenti e una facilità maggiore.

Il paraluce BH-777, pur non essendo una cima in robustezza dispone di un rivestimento interno morbido per evitare riflessi indesiderati, accortezza notevole.

Le verniciature dorate sono precise e di buona qualità, con il tempo non si usurano facilmente.


Vignettatura e distorsione

Essendo uno zoom non mancano i problemi di distorsione.

La casa dichiara una distorsione di 3,55%, che è un valore tutto sommato contenuto e facilmente correggibile in post produzione essendo a "botte".

La vignettatura, grazie alla sua grande lente frontale è un problema che non riguarda questa lente, salvo alla massima apertura (f/2,8) a 16mm (1,1 EV) dove in situazioni particolarmente delicate di illuminazione potrebbe comparire. E' consigliabile comunque, come per tutti gli zoom moderni utilizzare filtri slim. Ma ripeto, in questa caratteristica la lente se la cava egregiamente.

 

distorsione a 16mm
distorsione a 16mm
Vignettatura a 16mm f/2,8
Vignettatura a 16mm f/2,8

Aberrazioni cromatiche

E qui veniamo a uno dei punti deboli dell'ottica: Le aberrazioni cromatiche.

Si notano sopratutto a diaframmi aperti, il peggio si ottiene per ovvi motivi a 16mm f/2,8 ma francamente è una situazione che in condizioni di controluce difficilmente si utilizza.

Altre recensioni di quest'ottica lo danno come un problema serio ma io

non sono d'accordo; innanzitutto molte reflex moderne hanno integrate un'ottima riduzione cromatica delle aberrazioni.

Photozone per esempio l'ha provata su D200 e la differenza con la mia D300 è davvero evidente, il che avvalora la mia tesi.

Inoltre anche se non si dispone di questa funzione integrata on-camera vi sono tantissimi software per eliminarla agevolmente.

Quindi problema si, ma meglio questo che altro.

Se osservate la foto postata sotto si vede chiaramente del purple fringing ma non è da escludere che su una futura D400 sparisca del tutto.

Abberrazioni cromatiche presenti ma non eccessive
Abberrazioni cromatiche presenti ma non eccessive

Flare e Ghost

L'ottica  in questione è uno zoom progettato per  coprire le focali che vanno dal grand'angolo al medio tele nell'equivalente 35mm.

Di conseguenza si scattano fotografie spesso paesaggistiche e si incorre nel classico problema che affligge i grand'angoli: il Flare.

Il tokina 16-50, dopo averlo messo alla frusta questo autunno nei paesaggi mi è parso molto ragionevole nel controllo di questo problema, grazie anche al paraluce di ragguardevoli dimensioni.

Ovviamente ci sono lenti che lo controllano meglio ma nel complesso va bene.

 

Flare nella norma
Flare nella norma

Boken

Il boken di questa lente non è sicuramente ai livelli di ottiche fisse o zoom professionali. Il diaframma a 9 lamelle permette una buona rotondità dei contorni ma la sensazione che si ha è che sia una caratteristica non di primo piano per l'ottica. E' comunque gradevole.

Ho preferito mettere due foto sul campo piuttosto che le classiche foto delle luci sfuocate, mi sembra più utile.

Sfuocato sul campo.
Sfuocato sul campo.

 

 

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