22 marzo 2018 - Français Pelouxe (2770m) - Val Chisone

 

 

Stagione decisamente sottotono.

 

Purtroppo tra meteo perennemente perturbato nel weekend, addirittura il sesto di fila e l'impossibilità di prendere ferie mi costringono a un calendario di gite alquanto magro ma la sorpresa è dietro l'angolo; una gita classica del panorama skialp piemontese trasformata in memorabile da condizoni TOP con una crew di livello!

Poi condizioni ancora nettamente invernali sopra i 1500m con metri di neve (e ci credo con tutte le perturbazioni!), la primavera può attendere!

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza (m): 1470m 

quota vetta (m): 2770m

dislivello complessivo (m): 1300m

difficoltà: BS 

Esposizione: sud-ovest

Periodo consigliato: novembre-marzo

 

descrizione itinerario by Gulliver.it

 

descrizione itinerario:

Da Usseaux seguire la strada fino all'Alpe del Pintas e poi dirigersi verso l'evidente pendio triangolare, che conduce in sull'anticima: di li, lasciati gli sci, con un po di arrampicata in pochi minuti si giunge in vetta (facoltativo) 

E' possibile anche attaccare il pendio dal C. delle Finestre. (sconsigliato con neve non sicura).

Il percorso della spalla, sia d'inverno che in primavera è sempre il più consigliato. 

 

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Meteo del giorno

 

Cielo completamente sereno tutto il giorno con visibilità eccellente

Zero termico nelle ore centrali: 1700m in lieve aumento.

Venti deboli con rinforzi di direzione variabile

Innevamento eccellente per il periodo, molta neve ancora nei versanti a sud fino a 1500m.

 

Pericolo valanghe: 3 

 

Situazione neve in cm (versanti sud-nord) in discesa

 

- 1500m:  0-80         primaverile/polverosa

- 2000m: 150-200    compatta/polverosa

- 2500m:  200-250   compatta/polverosa

- 3000m:  150-250    polverosa

 

Situazione barica del giorno e temperature

 

 

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Non saprei definire questa stagione.. non riesco a inquadrarla.

Patetica? Senza motivazione? Sfortunata? O nulla di tutto ciò? 

Certo che dopo la stagione spettacolare dello scorso anno tutto sembra sottotono ma in questo sport conta solo la passione ed i progetti.. ma sopratutto occorre pazienza, questa sconosciuta.

 

Con un po' di ottimismo però capita anche una botta di culo.. Come oggi...

 

Parto non troppo presto da casa e in circa 1 oretta sono a Usseaux.

Il sole è già alto nella sua luce primaverile, ma fa ancora piuttosto freddo per il periodo, mi preparo e oltre il piccolo centro inizio a risalire la mulattiera in direzione Pian dell'Alpe in compagnia di alcuni ciaspolator di terza età.

 

La salita è buona su neve compressa da un cingolato che per un certo momento mi fa temere che ci possano essere esercitazioni militari nella zona. Il dubbio rimane per una buona parte della salita ma per fortuna con l'arrivo al pian dell'alpe il pericolo viene scampato: spesso la zona viene usata come poligono di tiro e senza tanti avvisi o complimenti ti rimandano indietro, sarebbe stato il colmo.

 

Arrivato al Pian dell'Alpe tutto è spettacolare: l'innevamento stratosferico e il sole rendono la neve un mare di farina scintillante, stupendo. In fondo, sulla destra del Colle delle Finestre si vede il Francais Peloux con il suo bel paretone immacolato. Vedendolo da sotto non sembra molto lungo, eppure sono oltre 700m di dislivello di parete.

 

Saluto i due ciaspolator e con una diagonale attacco la parete.. affondo parecchio con la split: polvere pura con circa 30/40cm di fresca su fondo duro, questo mi fa dubitare sulle condizioni di sicurezza ma vedendo il pendio liscio come un biliardo proseguo nella battitura, per scrupolo mi fermo in un punto sicuro e scavo nella neve in profondità per vedere eventuali strati deboli del manto nevoso, sembra tutto OK! 

Da lontano vedo i ragazzi della crew del canavese che mi stanno raggiungendo di buon ritmo, così non devo battermi tutto da solo.. 

 

Dopo avermi raggiunto li saluto e proseguiamo insieme la salita, ci raccontiamo qualche avventura e di buon passo ci portiamo sulla spalla della montagna per lasciare libero e intonso il paretone. 

La salita è davvero più lunga del previsto; da sotto sembrava decisamente più corta ma la distanza inganna e inziamo già a immaginare la discesa che ci aspetta..

Alle 12 30 circa siamo sulla cima sci alpinistica e Flavio dopo aver tolto le pelli ed essersi preparato per la discesa tira fuori dal cappello magico il... drone!! 

 

Scendo per secondo..Davanti mi trovo in modo intimo con il mio concetto di paradiso..

Difficile descrivere la discesa: superlativa, commovente, di livello... una mega parete completamente immacolata con pendenza costante, perfettamente liscia, senza rigoli, senza azione del vento, baciata dal sole ma non troppo.. la perfezione!

 

Penso che solo vedendo il video e le foto riuscirete ad immaginare..

 

 

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