18 marzo 2017 - Rocher Charniers (3067m) - Valle Susa

 

Le ferie per fare gite ci sono ma non nevica da un po'...

Me ne vado ordunque a cercare del firn in quelli del Montgenevre!! 

 

La Rocher Charniers sembra fare al caso mio.

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza (m): 1840m 

quota vetta (m): 3067m

dislivello complessivo (m): 1227m

difficoltà: 500m MS + 500m BS + 200m 4.1 E1 nel canale ovest diretto 

Esposizione: SUD OVEST

Periodo consigliato: gennaio-marzo

 

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Sommario

 

Si parte dal Village du Soleil, si segue la stradina che si inoltra nel Vallon des Baisses risalendo per un breve tratto la pista raggiungendo una piccola costruzione, e poi entrando nel vallone superiore passando nei pressi della partenza della seggiovia Rochers Rouge.

Proseguire lungo la valle principale e un po' prima di giungere al Colle des Trois Freres Mineurs, dirigersi sulla destra risalendo un ripido pendio piuttosto largo in basso ma che si stringe in alto.

In punta a tale pendio dirigersi sulla sinistra (l'unico passaggio altrimenti si arriva alla base di salti di rocce) e imboccare un altro canale.

Si risale questo canale ed i pendii che seguono e svoltando in ultimo a sinistra si raggiunge la vetta molto ampia costituita da tre distinti spuntoni rocciosi.

Per la discesa si può optare per il breve ma ripido canale ovest diretto (4.1 E1) oppure per il percorso di salita esposto a sud.

 

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Meteo del giorno

 

Alta pressione e gran sereno visibilità ottima. 

Zero termico  nelle ore centrali: 2900m stazionario

isoterma -10 nelle ore centrali:  4400m stazionaria

Venti: deboli o moderati da Nord Est con locali rinforzi 

Innevamento leggermente inferiore alla norma sotto i 2000m

 

Pericolo valanghe: 2

 

Situazione neve in cm (versanti sud-nord) in discesa

 

- 1500m:  0-30           primaverile

- 2000m: 0-100         primaverile

- 2500m: 50-200      primaverile-crosta portante

- 3000m: 100-200    crosta portante

 

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Non nevica da un po' e fa troppo caldo, fanculo al global warming..

Sembra che non ci siano speranze per i freddofili come me, un Marzo travestito da Maggio che implacabilmente falcia le speranze nevose e le ambizioni sciistiche, ma attenzione che la stagione primaverile è solo all'inizio.

 

Parto split ai piedi direttamente dal Village du Soleil alle prime luci dell'alba dove già i primi sciatori della domenica inziano a svegliarsi e prendere il giornale. Risalgo un breve tratto della pista da sci perfettamente rasata e seguo a destra sulla mulattiera in direzione del vallone del Rocher Chaniers dopo la solita pausa fisiologica tra i pini. In meno di un'oretta raggiungo la base degli impianti di Rougue e proseguo dritto verso il fondo della valle, vedo qualche skialp che mi fa compagnia nella salita, ma non scambiamo che poche parole.

La neve è crosta portante segno del caldo feroce che c'è durante il giorno, per fortuna non ci sono traversi e le blande pendenze mi consentono di proseguire senza grossi problemi anche senza coltelli. Non c'è un filo di aria e la temperatura presumibilmente attorno allo zero.

Ora dopo aver risalito una prima rampa tutto si apre, c'è il bivio con la gita per lo chaberton dove vedo uno skialp avventurarsi, mentre io proseguo ancora dritto nel caratteristico paesaggio lunare della zona del Montgenevre: pendii dolci e ampi, grandi spazi e cime piramidali completamente lisce come tavoli da biliardo. Solo le rocce del Rocher Chaniers spiccano nella loro austerità, conferendo alla montagna un aspetto dominante nella valle. 

Inzia il pendio più ripido che permette l'accesso ai pendii superiori, un'enorme valanga caduta la settimana prima mi accompagna nel primo tratto della salita, il fronte è notevole con una profondità di oltre un metro. Il rialzo termico in questa stagione può essere devastante vista la neve accumulata durante l'inverno che rimane in un certo senso "appesa" e coesa dal freddo, i pendii scaricano senza pietà ai primi caldi stagionali.

Questa prima ripida rampa è un po' rognosa da salire vista la neve dura, scivolo ripetutamente con la split ma per fortuna alcuni piccoli blocchi di scaricamenti fanno da scalino e con anche l'ausilio dei coltelli riesco a sbucare nei pendii superiori dove mi accoglie un caldo sole marzolino.

 

Il paesaggio si apre verso la Francia e inizio a vedere chiaramente il percorso, costeggio il lato sud della montagna e finalmente qui la traccia inizia ad essere evidente e fare scalino permettendomi una progressione più veloce e sicura. 

Raggiungo agevolmente la dorsale, fa caldo e rimango leggero, raggiungo la cresta finale e in scioltezza raggiungo l'ampia cima, dopo sole 3 ore dalla partenza, butto l'occhio sul canale ovest che sembra davvero bello anche se breve.

 

Mi fermo un bel po' in cima, quasi 30 minuti a godere del panorama e aspettare che la neve molli, ahh che goduria, si sta da dio.

Faccio foto e video dopodichè mi preparo per la discesa.

 

Prima parte ancora duretta, curve contenute, ma le lamine nel complesso mordono. Poi mi butto nel canale ovest, non senza rischiare di sbagliare l'ingresso, qui la neve all'inizio peggio del previsto molto dura ma spostandosi verso destra trovo finalmente quello che cercavo: dell'ottimo firn cotto al punto giusto. Il canale è piuttosto ripido ma molto breve purtroppo, solo alla sua uscita riesco a dare gas come si deve cercando e trovando un bellissimo pendio attorno ai 35 dove andare finalmente veloce tracciando curve di qualità, niente male.

Anche la parte intermedia sebbene non molto pendente è piacevole da sciare, curve ampie e veloci alternate a strettoie ma neve sempre ben scorrevole sotto la tavola. 

Dagli impianti invece verso il basso neve sfondosa e marcia, ma già lo intuivo in salita. Rientro comodamente al parcheggio dalla pista da sci...nautico.

 

Nel compelsso una bella e piacevole gita primaverile con un pizzico di ripido nel canale.

 

 

 

 

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