30 novembre 2016 - Tete Pierre Muret (3031m) - Valle Susa

 

Si ricomincia la stagggggggione!! 

 

Gli anni passano, le avventure aumentano, la voglia di fare freeride e splitboarding è sempre più viva..

 

Dopo un letargo estivo nemmeno troppo lungo si ritorna finalmente con la tavola ai piedi.

Quest'anno sembra che tutto sia partito nel modo giusto con perturbazioni continue in Novembre di cui l'ultima, massiccia, la settimana scorsa con neve quasi record in quota. Purtroppo sotto i 2000 la sciabilità non è al top ma di questi periodi ci si accontenta, specialmente in ricordo dell'avaro autunno 2015..

 

Non è la prima assoluta questa, ai primi di novembre ho fatto già una prima gita in Zona Monginevro di allenamento, scendendo però dalle piste.

 

Ora la speranza è di nuove perturbazioni che consolidino l'ottimo fondo in quota e incrementino l'innevamento sotto i 1800m

 

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza (m): 1610
quota vetta (m): 3031
dislivello complessivo (m): 1421m

difficoltà: BS

Esposizione: Ovest

Periodo consigliato: dicembre-maggio

 

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Sommario

 

 

La Pierre Muret è una gita dal buon sapore adatta a tutti. Skiers e Snowboarder

 

Si può partire in base all'innevamento da più punti; o direttamente da Rochemolles come abbiamo fatto noi oppure proseguendo in auto la strada sterrata in direzione alta valle fin dove è possibile arrivare, togliendo circa 200/300m di dislivello. 

In entrambi i casi la salita è diretta, senza spostamenti, cosa molto gradita specialmente per noi splitboarder. 

 

Superate alcune baite ben visibili (La Croix 1950m circa) ci si addentra nel bosco, seguendo e tagliando parzialmente una mulattiera, si prosegue ancora per un po' verso sud entrando per un po' nella Val Fredda, quando la mulattiera diventa a livello si devia a sinistra e con una ripida rampa nel bosco si guadagna rapidamente quota raggiungendo un primo ampio plateau subito oltre il limite alberato.

Da qui a quota 2300m circa si segue tutta la dorsale agevolmente, raggiungendo in un altro paio d'ore la Vetta a cui è ancorata una grande croce, il panorama dalla cima è fantastico.

 

La discesa offre molte possibilità; in caso di neve primaverile, ventata o dura è consigliabile scendere dal percorso della salita in quanto più esposta a sud ovest e più morbida. In pieno inverno o in condizioni di neve recente e polverosa è preferibile scegliere la parete ovest maggiormente riparata dal sole e dal vento deviando a sinistra solo al limite del bosco, raggiungendo le baite la Croix e incrociando il percorso dell'andata. 

Se le condizioni di neve lo consentono la discesa è favolosa con immensi plateau sciabili.

 

 

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Meteo del giorno

 

Cielo sereno tutto il giorno con visibilità eccezionale, bella giornata invernale.

Forte inversione termica tipica del periodo con differenze marcate di temperatura tra versanti al sole e non.

Innevamento in quota eccellente e superiore alla media grazie alle abbondanti nevicate della settimana scorsa, sotto i 1800m scarso ma nel complesso sciabile fino a 1600m

 

Zero termico  nelle ore centrali:  2100m

isoterma -10 nelle ore centrali:  3600m

 

Venti: assenti o deboli di direzione occidentale.

 

Pericolo valanghe: 2 

 

Situazione neve in cm (versanti sud-nord) durante la discesa

 

- 1500m:  0-10

- 2000m: 60-120    dura crostosa

- 2500m: 150-200   farinosa pressata

- 3000m: 150-250  farinosa pressata 

 

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Finalmente si torna a surfare!!

 

Dopo una tranquilla gita salanedo dal vallone dei mandarini al Monginevro questa volta si va in zona Bardonecchia a fare una grande classica dello skialp torinese, con condizioni che promettono molto bene. Si unisce a me Giuseppe  con le ciaspole in cerca di ispirazione per il suo futuro skialp.

 

Rochemolles si raggiuinge piuttosto in fretta da Avigliana e in meno di 1h arriviamo al suo parcheggio, guardando più avanti però notiamo che la strada sembra buona per salire ancora un po', decidiamo quindi di proseguire sulla strada sterrata ma dopo una seconda curva più ripida l'auto non riesce più a salire, non solo, tende a scivolare all'indietro su una incredibile e preoccupante lastra di ghiaccio. Con una serie di manovre un po' bislacche riusciamo a fare retromarcia ma la macchina va dove vuole lei e ci incagliamo in un blocco duro di neve a bordo strada. Blasfemia inevitabile, imprecazioni, dopo qualche attimo di panico riusciamo a smuovere la macchina e tutto in retromarcia ritorniamo al parcheggio precedente.

 

La salita è nel complesso tranquilla e agevole ma la neve durissima aiuta più Giuseppe con le ciaspole che me con la split, scivolo in più punti, e presto devo mettere i coltelli per evitare di sprecare ulteriori energie.

Superate le baite di La Croix la neve inizia ad essere abbondante, il bosco è molto bello e la splendida giornata di sole incrementa la piacevolezza della salita. Qualche Skialp anche di veneranda età fa capolino nel bosco con la stessa destinazione.

 

Superato il limite del bosco finalmente il sole si fa vedere e i pendii iniziano ad essere ben visibili in tutto il loro splendore.. immensi plateau immacolati mi aspettano!!

Gasatissimo metto il turbo alla salita e seguendo degli skialp su ottima traccia salgo rapidamente fino in quota, innevamento eccellente e possibilità di discesa infinite. Giuseppe è rimasto dietro ma ha guadagnato quota rapidamente anche lui con le ciaspole. Il clima è perfetto; una magnifica giornata invernale senza vento con visibilità eccellente. In una pausa mi fermo a chiacchierare con alcuni skialp dopodiché con alcune rampe mi porto rapidamente alla dorsale finale.

 

Gli ultimi 200m fino all'arrivo in vetta fatico un po' per via della neve scivolosa di fresca battitura, ma in un buon tempo raggiungo finalmente la cima dove posso rilassarmi e godere di un paesaggio strepitoso su tutta la zona del Rochemolles e zone di confine con la Francia. L'ampio respiro di questa cima consente anche di studiare eventuali prossime gite nella zona e vederne le condizioni.

 

Mi preparo dopo le foto di rito per la discesa.

La parte alta è una goduria: farina pressata velocissima dove dare gas, io che prediligo le curve strette e veloci opto per una linea diretta senza varianti puntando alle parti del plateau esposte più a ovest, stupende et libidinose magna cum laude... questa tipologia di neve è la migliore perché consente il massimo controllo con la massima velocità possibile dalle proprie gambe, il pendio poi omogeneo e privo di ostacoli lascia libera la propria creatività.

 

Superato l'immenso plateau alto si giunge a una seconda parte di discesa altrettanto bella, con la stessa qualità sublime di neve ma con più cambi di pendenza e direzione che arricchiscono la diversità della linea di discesa, curve più nette e circoscritte mi portano rapidamente al limite del bosco dove mi fermo a riposare con un bel sorriso da ebete sul viso. Magnifico!! 

 

Da qui in poi la neve diventa di colpo durissima, mi accorgo un po' in ritardo di essere rimasto troppo a destra e cercando di guadagnare direzione verso le grange la Croix finisco in un bosco fitto e con neve durissima, autentico calcestruzzo. Cado, ravano, finisco appeso a un ramo con lo zaino, sudo, impreco ma riesco comunque a localizzare la mulattiera di collegamento con la valle Fredda e raggiungere la radura delle grange, mi fermo ad aspettare Giuseppe che dopo circa una mezz'ora arriva con le ciaspole.

 

Gita nel complesso molto bella, peccato solo per la neve dura nel bosco in discesa ma è stata breve e la parte alta ha compensato alla grande con una discesa stupenda, lunga e polverosa.

 

Ora video e foto

 

 

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