21 maggio 2016 - Ormelune (3278m) Valgrisanche

 

La stagione è ormai avanzata... ma non si molla ancora.

 

Ultimamente non ho molta voglia di andare a fare gite da solo, decido quindi di organizzare con amici di Luca che mi portano in Vallé a fare una grande classica di skialp della Valgrisanche, l'Ormelune.

Non è assolutamente una gita difficile, anzi.. ma anche questa volta ho un periodo incasinato e non ho la testa per occuparmi di pianificare qualcosa di più tosto, né la compagnia per farlo. 

Le condizioni di questa ultima parte della primavera sono nel complesso buone, non fa ancora troppo caldo e ripetute nevicate hanno rimpinguato il manto nevoso in quota

 

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Dettagli GITA:

 

quota di partenza (m): 1926
quota vetta (m): 3278
dislivello complessivo (m): 1352

difficoltà: BSA

Esposizione: Nord-est

Periodo consigliato: aprile-maggio

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Sommario

 

Una "Classicona" adatta un po' a tutti, sia ski che split. Non presenta particolari difficoltà se non l'ultimo tratto per arrivare in cima che in caso di neve dura potrebbe creare qualche accortezza in termini di sicurezza in quanto esposta. 

Si parcheggia al termine della strada asfaltata, ben oltre Bonne, quasi a Grand'Alpe. Si risale con gli sci a spalle sino alla baite. Imboccare a sinistra la stradina che scendendo leggermente va ad attraversare il torrente (il ponte in primavera ha solo le traversine in ferro che se sono gelate sono da fare con attenzione). 

Attraversare il pianoro e lentamente svoltare a sinistra seguendo le prime rampe con pendenze sostenute.

Proseguire  in direzione del Col du Mont per poi risalire sulla sinistra ampi pendii. Attraversare ancora a sinistra ed imboccare un ampio canale che si percorre sino al termine. Sopra i pendii diventano dolci, si costeggia la morena per poi attraversare verso destra su bei pendii. 

Un tratto più ripido porta ad un'ampia spalla, si prosegue ancora per un tratto lungo il crestone con gli sci (circa 3.200 m). 

Lasciati gli sci si segue la cresta, a tratti esposta, sino alla cima. Per la cima indispensabili piccozza e ramponi.

La discesa per lo snowboard risulta interessante solo a tratti, in quando in più punti le pendenze sono poco sostenute. Volendo ci sono belle varianti dirette dalla cima ma da affrontare solo con neve sicura e alle prime ore del mattino in quanto è una zona soggetta a scaricamenti improvvisi.

 

 

 

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Meteo del giorno

 

 

Cielo sostanzialmente serno tutto il giorno con qualche innocuo cumulo nel pomeriggio, visibilità perfetta. Venti deboli da nord, zero termico attorno ai 3500m nelle ore centrali in aumento. Rigelo notturno non proprio al top. Innevamento molto consistente in quota in questa zona della valle d'Aosta.

 

Situazione neve in cm (versanti sud-nord) durante la discesa

 

- 2000m: 0-30        polenta 

- 2500m: 70-180    primaverile - umida

- 3000m: 200-350  primaverile - farinosa umida 

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Una delle poche volte che mi faccio "portare" ... nel senso che non pianifico scrupolosamente il percorso il giorno prima ma mi affido alla compagnia.

Mi ritrovo con gli amici di Luca molto presto e arrivando in alta valGrisanche  noto da subito che l'innevamento è ancora molto buono e il portage infatti è minimo. Dopo un centinaio di metri, poco dopo delle baite calzo la split e iniziamo a risalire gli ampi pendii sovrastanti, accompagnati da un altro gruppo di skialp.

La prima parte si svolge su una rampa che tende a canalizzarsi abbastanza pendente dove salgo piuttosto bene, la neve è compatta anche se il rigelo non è proprio il massimo. Alla fine si apre un primo pianoro, gli altri mi raggiungono facciamo una breve sosta poi riprendiamo sulla dosale, con gli occhi scruto la parete fronte a me bellissima, cercando di stimolare qualche fantasia discesistica degli skialp con me, ma senza successo, anzi vengo quasi schernito. 

Continuiamo sul percorso che è francamente davvero troppo piatto, mi sale un discreto scazzo, un piattume piuttosto lungo mi separa da un'altra rampa, per fortuna questa più pendente, che permette di salire alla cresta finale. Chiacchiero un po' con l'altro gruppo di skialp, le gambe rispondono bene e salgo per ora decisamente più veloce dei due compagni con me. 

 

La rampa di accesso alla cresta è più lunga del previsto, impiego quasi 1h a risalirla, dopodichè si apre un bellissimo panorama in direzione della vetta, dominante e scenografico, la neve però è già molliccia a testimonianza di temperature piuttosto elevate. 

Raggiungiamo la base dell'ultimo strappo e qui mi metto i ramponi, salgo libero sulla cresta molto estetica e a tratti leggermente esposta. Mi piace tantissimo l'ambiente e praticamente non sento la fatica.

 

Raggiungiamo la cima praticamente tutti i gruppi assieme, subito si nota il panorama a 360 gradi di tutta la Valle d'Aosta Occidentale, Bianco compreso, fantastico.

Sostiamo per un bel po' ma il dubbio di trovare neve molle mi assilla, inoltre cerco di sbirciare alternative di discesa più dirette, ma la caldazza mi fa desistere associata a qualche piccola valanga spontanea che vedo in lontananza.

 

Scesi dalla cima calzo la split e via giù...

La prima parte sul plateau alto è "sciabile" ma la neve già appesantita non consente chissà quali curve, il problema è dovuto anche ai 10cm di neve fresca fatti pochi giorni prima ancora non trasformati. Provo ad allargare il raggio delle curve alternando punti più veloci ad altri meno.

La seconda parte è nel piattume centrale dove mi spingo pure con le bacchette, decisamente poco divertente.

La terza parte invece sulla rampa finale e canale, qui la neve è completamente trasformata e posso finalmente tirare qualche bella curva, rallentata tuttavia dai tratti più esposti al sole che mi fanno quasi impiantare. 

Un po' di ravanaggio nell'ultimissimo pezzo prima del pianoro tra gli arbusti che mi ha strappato qualche imprecazione poi guado del torrente e finalmente sulla strada per l'auto.


Che dire. una giornata non proprio delle migliori in termini discesistici ma ho comunque scoperto l'ennesimo angolo della Vallé e buttato l'occhio su possibili alternative, infine una cima che è comunque esteticamente bella e avvincente nell'ultima parte della salita, fatta con neve migliore sicuramente mi sarei divertito di più.

 

 

 

 

 

Scrivi commento

Commenti: 0