12 aprile 2016 - Colmet North Face (3027m) - Valle d'Aosta

Finalmente si fa sul serio!!

 

I tormenti nel trovare una gita che possa soddisfarmi al 100% sono sempre molti, questa volta riesco ad organizzare con un grande rider della Valle d'Aosta, Alfredo Kan71, che mi fa scoprire un angolo eccezionale dell'alta valle con una cima e discesa già di buon livello.

La valle d'Aosta è sempre al top e questa zona ha goduto di ottime precipitazioni nevose tra gennaio e marzo.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Dettagli Gita:

 

quota di partenza (m): 1690m

quota vetta (m): 3027m

dislivello complessivo (m): 1237m

difficoltà: 4.3 E3

Esposizione: Nord 

Periodo consigliato: marzo-aprile

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Sommario

 

Questa gita fa già parte di quelle catalogate come ripido. 

Si parte da Arpy, una bellissima e pittoresca borgata adagiata in una valle minore della Valle d'Aosta, da qui si punta dritti verso la cima già evidente a fondovalle seguendo la pista da fondo. 

Terminata la pista si risale la destra orografica attraversando il bosco piuttosto fitto e guadagnando progressivamente quota fino a raggiungere una strettoia e un successivo breve pianoro, da qui si risale la rampa su un bosco meno fitto e si raggiunge la piana superiore, ampia e dominata dall'anfiteatro di montagne con al centro il Colmet.

Si punta dritto e si inizia a superare una lunga rampa già con una buona pendenza, si devia a destra in un piccolo vallonetto e infine si raggiunge una prima dorsale dove si vede in tutta la sua bellezza la parete nord del Colmet. Seguendo questa dorsale, non molto lunga, si arriva a una breve rampa che termina con il colle (non ricordo il nome) dal quale rimane evidente la lunga e bellissima cresta che porta alla cima.

La cresta è stupenda non è per nulla banale, occorre fare attenzione a qualche passaggio esposto e sarebbe consigliabile disporre di 2 picche e in alcuni punti anche essere assicurati in funzione del tipo di neve che si trova. 

Raggiunta la cima, molto ampia e panoramica, si può decidere di scendere in diversi punti: dalla direttissima oppure scendere dalla più semplice classica (BS), noi abbiamo optato per la prima.

Essendo una nord la neve rimane polverosa fino a stagione inoltrata, occorre prestare attenzione ad eventuali accumuli, specialmente nella parte alta.

La discesa fatta da noi è stata favolosa, prima farina poi firn da antologia fino al limite del bosco!!

 

Gita molto consigliata sia per sci che splitboard

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Meteo del giorno

 

Cielo sereno ma con formazione progressiva di cumuli nella bassa valle d'Aosta già a metà mattinata, senza però disturbare la visibilità e mantenendo il cielo limpido nell'alta valle. Venti deboli di direzione occidentale, zero termico attorno ai 2600m nelle ore centrali

 

 Situazione neve in cm (versanti sud-nord)

 

- 1500m: 0-30        primaverile

- 2000m: 0-80        primaverile 

- 2500m: 50-250    primaverile - firn 

- 3000m: 150-250  primaverile - polverosa

 

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Questa è una stagione strana, partita con il freno a mano, con condizioni di innevamento orribili nella prima parte ma questa zona ha recuperato un gap che sembrava incolmabile, con ripetute e abbondanti nevicate che hanno regalato la possibilità di fare praticamente tutto, anche ora a stagione già ben inoltrata.

Mi sento con Alfredo che mi propone una gita in Valle d'Aosta, la prima con lui. L'orario di incontro farebbe rabbrividire qualunque skialp di vecchia data ma Kan mi rassicura che il percorso è fattibile anche partendo più tardi, le temperature non dovrebbero salire eccessivamente e dopo esserci incontrati quasi verso Morgex in un parcheggio saliamo con la sua auto fino ad Arpy con un occhio costante al cielo, le previsioni parlano di meteo un po' incerto in tutta la VDA.

Raggiungiamo il parcheggio di Arpy e con tutta calma (ore 8 30!!) iniziamo a risalire la pista di fondo di questa meravigliosa valle secondaria, il borgo e le baite adiacenti sono bellissime, hanno un fascino particolare tipicamente Valdostano. 

Subito noto che Alfredo ha una gamba micidiale molto allenata, io lo seguo parlando pure e iniziamo questo percorso con una energia già positiva, la motivazione c'è per entrambi ed è palpabile.

 

Iniziamo a risalire il bosco di abeti, piuttosto fitto, neve nei versanti in ombra c'è ne ancora molta anche a bassa quota, sebbene distribuita ormai su gobbe alte dove con la split cerco l'aderenza delle pelli, per fortuna nessun dispendio inutile di energia e riesco a stare al passo.

Il bosco dopo un po' inizia a diventare più rado e superati alcuni resti di valanga fastidiosi ci immettiamo in una strettoia che si collega a una rampa più ripida di larici radi dove possiamo contare su delle tracce comode anche se durissime.

Alfredo ha già fatto questo percorso più volte e mi menziona anche la possibilità di salire in auto fino al bivio con la Thuile e fare un lunghissimo traversone per togliere 200m di dislivello, scelta a mio avviso inutile e deleteria per la split.

 

Raggiungiamo il pianoro superiore e ci troviamo dinnanzi a uno splendido anfiteatro dominato al centro dal Colmet, bellissima montagna anche se non spicca particolarmente per ora, qui le pendenze sono blande e proseguiamo per il vallone fino a raggiungere una rampa lunghissima e lineare, già con ottima pendenza, il sole la scalda già da qualche ora e la neve non è più dura ma forma un sottile strato di cremina che evita di farmi rimettere i coltelli, Invento una linea di salita personale mentre Alfredo ne fa una tutta sua e raggiungiamo dopo una buona oretta un breve vallonetto che risaliamo e ci fa raggiungere una dorsale da cui ammirare in tutto il suo splendore la parete nord del Colmet. Stupenda!! Mi fermo ovviamente per ristorarmi e fare qualche foto.

 

La dorsale è di breve durata, così come la rampa di accesso al colle (di cui ignoro il nome) siamo a cavallo con la valle di La Thuile, si vede chiaramente che dovremo affrontare una bellissima cresta apparentemente piuttosto complessa, per arrivare in cima. Ci prepariamo al meglio e iniziamo a risalirla con Alfredo che batte traccia su neve molto morbida, la linea di congiunzione tra due valli ed esposizioni fa si che ad ogni passo la neve sia diversa, a sud compatta e a tratti ghiacciata, a nord farinosa che fa sprofondare fino alla vita. Cerchiamo di stare più possibile nel mezzo per sfruttare una linea meno faticosa, Alfredo mette in gioco la sua esperienza e traccia molto bene il percorso.

Alcuni tratti sono decisamente esposti e in più riprese rimpiango di non avere una seconda picozza, in un punto mi sono dovuto pure arrampicare su roccia con un bello strapiombo accanto dove cadere sarebbe stato molto pericoloso, situazione per me eccitante e adoro queste creste, complesse ed articolate, che rendono ancora più suggestiva e emozionante la gita dal punto di vista alpinistico.

 

Lentamente ma inesorabilmente raggiungiamo l'ultimo più facile tratto della cresta e dopo qualche aggiramento di grandi rocce raggiungiamo finalmente la vetta, incredibilmente ampia e comoda.. Vedo inoltre che è possibile raggiungerla da un percorso più semplice ed agevole, un Colmet di difficoltà BS. 

Sono già molto soddisfatto e appagato, il panorama è fantastico e il meteo anche, sebbene qualche cumulo nero si stia formando in bassa valle.. faccio tante foto e video e iniziamo a prepararci per la discesa.

 

Discesa

 

Va avanti Alfredo. La prima parte è già decisamente ripida e con calma iniziamo a scenderla facendo qualche curva stretta e poi con un piccolo traverso ci immettiamo nella parete vera e propria.

Alfredo mi da diversi utili consigli, di come interpretare la discese e di come affrontarla con la miglior sicurezza possibile. 

Inizia a scendere con  uno stile impeccabile e dopo qualche curva si mette in sicurezza accanto alle rocce attendendo il mio turno. La mia discesa è meno elegante dalla sua ma assai divertente, la pendenza e la neve ottima si fanno sentire e faccio gran belle curve di qualità, assieme a me scende anche una gran quantità si sluff che per un attimo mi fanno pensare male ma rendono tutto ancora più emozionante. Ci alterniamo per tutta la parete, che purtroppo finisce davvero in fretta. Vengo istruito da Alfredo su altri aspetti della discesa fornendomi informazioni su come scendere al meglio su pendii di questa tipologia.

 

Arriviamo alla dorsale, dopodiché scendiamo sul grande plateau intermedio dove c'è del firn libidinoso molto veloce, cambio inquadratura della telecamera e mi butto a velocità supersonica verso valle divertendomi davvero tanto, 2cm di granita su fondo duro e tante curve strette ma veloci fino al limite del bosco dove la neve molla del tutto. Qui è più sopravvivenza ma arrivo comunque fino alla pista di fondo piuttosto agevolmente. Sganciamo la tavola e complice la temperatura ormai primaverile sfondo in un paio di punti in sacche di aria vuote accanto al torrente, con un effetto sorpresa che mi strappa pure qualche risata. Raggiungiamo l'auto tra una partita di cricket di un gruppo di indiani di cui ignoro il motivo di residenza proprio li.

 

 

Gita davvero stupenda, per ora la migliore della stagione!!

 

 

VIDEO E FOTO per voi...

 

Scrivi commento

Commenti: 0