16 gennaio 2016 - Val des Près Exploration - France

Pensavate mi fossi dimenticato di iniziare la stagione? 

 

No, semplicemente è l'inverno che si è dimenticato delle nostre Alpi.

 

La situazione è desolante, penso per ora il peggior inverno di sempre: anticiclone da fine ottobre e zero nevicate, siccità in pianura.

Per fortuna le Alpi trattengono qualcosa e un paio di correnti favorevoli da nordOvest hanno permesso qualche buona nevicata in Francia, valle d'Aosta e zone di confine. 

 

La voglia di ricominciare è tanta ...ci sono diversi progetti in ballo per quest'anno, gli allenamenti sono nel complesso dignitosi e sono riuscito pure quest'estate a perdere quei 2/3kg in eccesso per avere un fisico ancora più asciutto e meno "zavorrato" possibile per le salite.

 

Decido quindi, complice un pericolo valanghe molto elevato, di optare per un po' di sana esplorazione con la splitboard, puntando ad una valle relativamente vicina dietro il Monginevro, la Valle di Près. 

 

Sulla carta si notano già le pendenze poco sostenute che mi fanno storcere un po' il naso ma il bosco sembra comunque ben sciabile, oltretutto le temperature sono previste molto basse quindi la neve scorre sicuramente molto bene.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Dettagli Gita:

 

quota di partenza (m): 1405m

quota vetta (m): 2550m

dislivello complessivo (m): 1045+340  (1385 tot)

difficoltà: MS

Esposizione: Varie

Periodo consigliato: dicembre-marzo

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 Sommario

 

 

Non si può definire quella di oggi una vera e propria gita con tanto di vetta, tuttavia il percorso che ho fatto potrebbe risultare interessante con qualche altra variante e con condizioni simili a quelle di oggi. Le pendenze poco sostenute la rendono di certo poco interessante per lo snowboard quindi è da considerare come gita di ripiego o semplicemente un bel giro turistico ammirando un ambiente davvero bellissimo, specialmente come l'ho trovato io, tipicamente invernale ammantato di neve fresca.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Meteo del giorno

 

Cielo parzialmente nuvoloso il mattino con debolissimo nevischio portato dal vento, dalle 9 circa del mattino in poi sereno tutto il giorno, visibilità ottima.

Zero termico al suolo tutto il giorno, isoterma -10 a 1400m in ulteriore calo, isoterma -20 a 2700m venti a tratti intensi con forte effetto windchill, giornata molto fredda con temperature percepite che rendevano dolorosa l'esposizione al freddo delle mani senza guanti. 

 

Situazione neve (versanti sud-nord)

 

- 1500m: 40-60      polvere

- 2000m: 80-120    polvere

- 2500m: 50-150    polvere-ventata

 

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

Si parte non tanto presto rispetto ai canoni normali delle mie gite, in appena 1h e mezza arrivo nella meravigliosa val des Pres, trovo con facilità il parcheggio dove lasciare l'auto vicino ad una fermata del bus a La Draye. 

Subito si sente che sarà una giorata GELIDA come da previsioni, la temperatura ad occhio a fondovalle sarà probabilmente sotto i -15, paradossale dopo i mesi di caldazza fatti. Mi preparo piuttosto velocemente e inizio il percorso su una strada secondaria immettendomi nel bosco, tagliando da un grande campo dove passa una pista da sci di fondo. 

Procedo per almeno 1h su una mulattiera innevata in direzione delle baite Granon, l'ambiente è incantevole con alberi belli carichi di neve fresca e sono evidenti le tracce delle motoslitte di chi alloggia nelle baite. 

Giunto nella valle sono ancora indeciso se proseguire dritto verso la Gran Meyret, che originariamente era la mia meta, oppure svoltare a sinistra seguendo una traccia che risale i bei pendii alberati dove sembrano esserci delle buone possibilità per linee in fresca, decido per questa opzione e con buon passo guadagno quota. Purtroppo dopo poco però mi rendo conto che le pendenze non sono così belle come sembravano all'inizio ma decido comunque di proseguire per vedere se riesco ad agganciare un altro percorso. Arrivato a quota 2300m circa il bosco diventa molto più rado e finisce anche la salita ritrovandomi su una cima/cresta  anonima, benché panoramica, avvolta da una atmosfera invernale affascinante. 

Un pò titubante scendo qualche metro per vedere alcune tracce che puntano dritte in direzione nord nel bosco fitto, tergiverso un po' ma decido di non scendere in quella direzione per evitare di infognarmi, faccio dietro front e inizio la discesa dallo stesso lato della salita, discesa piuttosto mediocre anche se la qualità della neve invernale permetteva qualche curva dignitosa, ma nulla di più, troppo troppo piatto.

 

In pochi minuti sono già nuovamente alle baite Granon, decido di rimettere le pelli e puntare dritto verso il versante sud dove c'è qualche chance in più di fare dislivello e una discesa come dio comanda.

C'è già una traccia, parzialmente coperta dal vento, la seguo e con buona gamba risalgo il magnifico pendio con bosco rado perdendo però un bel po' di tempo con le pelli che si sono parzialmente scollate, riesco per fortuna a guadagnare colla togliendo parte della striscia nera centrale ancora mai rimossa, riesco solo con la mezza tavola di destra per fortuna quella messa peggio, con la neve profonda che c'è è un calvario che mi porta via energie preziose.

Riparto e dopo poco di colpo gli spazi si aprono verso la valle di Nevache, davvero bellissimo ambiente con il forte Lenlon sulla destra. Il vento inizia a rinforzare con raffiche forti, la temperatura è bassissima (sui -18) e in ogni sosta anche breve avverto un rapidissimo raffreddamento generale del corpo, faccio fatica anche a fare foto sebbene abbia un sotto guanto. 

 

Risalendo questo ultimo pendio decido di non arrivare fino alla fine in quanto i pendii alti mi sembrano piuttosto carichi e la discesa poco produttiva, decido quindi di fermarmi ad un poggio roccioso a quota 2500m circa. La preparazione per la discesa è faticosa per via del freddo intenso, butto letteralmente le pelli nello zaino, qualche foto velocissima e scendo a valle.

 

La prima parte della discesa sebbene abbia pendenze blande è divertente in quanto la neve è velocissima e compattata dal vento, in pochi minuti raggiungo l'inizio del bosco e qui continuano le belle curve con maggiore pendenza, davvero niente male, tutto completamente intonso.

Il divertimento però finisce presto perchè commetto l'errore di tenermi troppo a destra finendo su una traccia di altro sci alpinista ma quasi a fondovalle! mi tolgo la split e risalgo un breve pendio faticando non poco con la neve fino alla cinta! Per fortuna la traccia della mia salita è molto vicina e con qualche altra bella curva raggiungo nuovamente le baite Granon. Ora sono piuttosto stanco e infreddolito e seguendo rapidamente la strada battuta dalle motoslitte ritorno velocemente a campo della pista di fondo e da qui alla macchina, la prima cosa che faccio è mettere il riscaldamento al massimo..

 

 

VIDEO E FOTO

 

 

Scrivi commento

Commenti: 0