02 aprile 2015 - Gran Guglia (2820m) - Val Germanasca

E dopo il Peigrò aggiungiamo quest'altro pezzo vintage alla collezione delle gite che ho sempre voluto fare e che ho finalmente fatto.


La Gran Guglia è una delle cime senza dubbio più belle della Val Germanasca, ha una forma inconfondibile e nella stagione fredda ha un paio di canali che la rendono sciisticamente superlativa..questi canali li vedi sempre innevati anche in stagione molto avanzata, fino addirittura ad Agosto.

 

La Gran Guglia quando la vedi ti piace da subito, l'ho salita già ai primi anni 90' da ragazzino in estate con un caro amico e al ritorno ci siamo quasi persi nel vallone delle miniere, il ricordo è ancora vivo.

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza       : 1495m

quota vetta                 : 2820m

dislivello complessivo  : 1325m

 

Difficoltà  : OSA (4.1 E2)

 

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Sommario

 

La Gran Guglia è una SnowAlp bella tosta e molto soddisfacente. La sua peculiarità è senza dubbio la presenza di due canali diretti che ne conferiscono la classificazione già di sci ripido.

Richiedendo un discreto spostamento nella parte bassa è necessario affrontarla alla prime luci dell'alba, specie in stagione avanzata. Il tratto dal punto terminale del canale alla cima è spettacolare: un pò alpinistico ma senza particolari criticità. Dalla cima si domina un paesaggio inconfondibile e grandioso, con un anfiteatro di montagne aguzze da cui spicca il Bric Bucie.

La discesa è meravigliosa, 400mt di canale diretto con pendenze sui 40/45° abbastanza largo da fare gran belle curve. Dopo il canale le pendenze rimangono sostenute e tranne un piccolo traverso si riesce ad arrivare praticamente all'auto tavola ai piedi.

 

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Meteo del giorno

 

Vento, vento e ancora vento.

Sembra non placarsi mai, sono più di 10 giorni che soffia senza sosta, a tratti tempestoso.

Cielo terso e visibilità eccezionale oggi. Zero termico attorno ai 2300m nelle ore centrali stazionario.

Venti forti da NW con locali ulteriori rinforzi sulle creste.

Innevamento nella norma, il vento purtroppo ha spazzato via molto, permangono circa 1 metro a 1800m nei versanti a nord, 2 metri a 2500m nelle zone riparate. temperature nella norma.

 

 

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Il grandissimo dilemma di quando tira vento. Dove andrò? che gita farò? sicurezza?

 

Il giorno prima guardo febbrilmente tutte le possibilità, sono molto dubbioso sulla meta del giorno dopo che però è già scolpita dentro la mia testa: Gran Guglia.

 

Contatto i due Luca: young e old, young no problem vuole farla, old no.

Passo ore a mandare messaggi su watsupp a raffica..si valutano le condizioni, Regione Piemonte piazza un dubbioso 1/3 sul pericolo valanghe che corre proprio sul filo della Gran Guglia, da una parte 3 dall'altra 1 che getta ancora più confusione sulle condizioni.

Insisto con Luca Old per trascinarlo nell'avventura ma lui declina per il discorso sicurezza, complice una chiamata a un local ancora traumatizzato dalla perdita di un amico, sconsiglia il percorso.

Luca young invece è gasato come una pepsi agitata da mezz'ora e la sua esuberanza mette una parola fine alla decisione positiva di farla, pur riservandomi di tornare indietro nel caso vedessi situazioni pericolose.

 

Poco dopo le 7 siamo già in marcia, fa piuttosto freddo e calzo la split già dalla pista di fondo...primo tratto ovviamente piatto ma appena raggiungiamo Ribba tagliamo con una azzardata direttissima la strada per Bou Du Col ravanando un pò nel tratto finale, sprecando un pò di energia e imprecando.

Raggiunta la strada entriamo finalmente nella bella piana di Bou Du Col e seguiamo la strada per il Lago verde, ovviamente innevata e dura come il cemento dal forte rigelo notturno, i segnali della primavera ci sono ma tutta la conca è ancora molto ben innevata.

Le gambe rispondono bene e saliamo piuttosto spediti in un bellissimo bosco, inizio a scorgere finalmente la meta e vedo che i canali hanno già scaricato, segnale molto positivo che mi conferisce ulteriore energia.

Superate le prime balze alberate ci alziamo di quota con una serie di zig zag nel bosco, procediamo piuttosto veloci, Luca con gli snowfoot sale da dio, le mie pelli mordono benissimo e senza alcuna difficoltà superiamo il limite del bosco fino a quando davanti a noi non si vedono un paio di valangoni caduti una settimana fa, staccati dalle basse cime laterali, valanghe piuttosto grosse con blocchi alti anche 1 metro. Dopo un breve tratto di imprecazioni con la split decido di mettere direttamente i ramponi e inizio a superare i blocchi, alternati a placche di ghiaccio molto insidiose da non prendere alla leggera, così dure che pure i ramponi facevano fatica a mordere. Il vento inizia a rinforzare con una temperatura nel complesso piuttosto bassa.


Dopo un'altra oretta eccoci finalmente alla base dei canali, in una stupenda conca innevata circondata da un paradiso di gite skialp, a sinistra si possono raggiungere la Cerisira o il Baraccone di San Giacomo, a destra dal vallone sottostante la tanto succosa parete est del Frappier che era anche una potenziale candidata di oggi, penalizzata dalla ventazza dei giorni scorsi che in questa valle ha fatto davvero tanti danni.

Ora rimetto la split e iniziamo a risalire il primo pendio alla base del canale: qui la neve è compatta e granulare, la pendenza sostenuta. Decidiamo di salire il canale della destra orografica, quello nordEst, poiché sembra decisamente più sicuro rispetto all'altro dove sulla sua sommità c'è una evidente placca da vento, anche piuttosto grossa. Sebbene il manto nevoso sia assestato non ci siamo fidati.

La salita anche in questa fase procede bene, non c'è nessun problema sia di pelli che di stabilità della split, la padronanza di questo mezzo è ormai per me completa, riesco ad evitare quasi sempre inutili sprechi di energia che invece qualche anno fa erano la norma, riesco addirittura a salire fino grossomodo a metà canale quando la pendenza sempre più sostenuta mi obbliga a togliere le assi e mettere i ramponi.

Il canale è davvero uno spettacolo, sembra disegnato da un architetto, perfettamente dritto e ampio il giusto, la neve è compatta ma in alcuni punti un pò sfondosa e qualche passo cede, ma l'energia non mi manca, Luca è già davanti a me e si diverte a fare selfie video con la telecamera.

Con assoluta scioltezza raggiungiamo il tratto terminale del canale e si apre un paesaggio incredibilmente bello con un anfiteatro sulle aguzze cime che circondano il lago Verde tra cui l'elegante Bric Bucie. Scatto qualche foto e dopo un pò di esitazione decidiamo di raggiungere la cima vera e propria, che richiede ancora una cinquantina di metri, un pò esposti ma con neve apparentemente sicura. Lasciamo i mezzi della discesa al colle e proseguiamo con un breve tratto alpinistico davvero spettacolare giungendo in cima. Grandissima soddisfazione. 

Foto, video, selfie, chi più ne ha ne metta... sotto un vento patagonico facciamo un pò di casino in cima e una sosta di diversi minuti.

 


Discesa

 

Ritornati al colle ci prepariamo per modalità "divertimento on" 

Le prime curve sono molto contenute, un pò per la neve ancora duretta, un pò per prendere confidenza con il canale. La pendenza c'è e si vede, meglio controllare al massimo per evitare spiacevoli cadute.

Ci alterniamo nella discesa in modo anche da filmarci meglio, rimanendo sulla parte sinistra del canale siamo riusciti a trovare condizioni migliori e man mano che scendevamo la velocità aumentava con neve sempre più morbida e goduriosa.. in pochi minuti eravamo già fuori dal canale nel pendio ampio e ripido della sua base, piccola pausa dopodichè a tutto gas ognuno con la propria linea, firmando in totale libertà curve ampie e veloci spettacolari...

Ultimata la discesa di questo tratto piccolo ravanaggio nuovamente tra le valanghe dell'andata, poi nuova discesa stavolta nel bosco rado su firn ultralibidinoso, fino a raggiungere le grange di Bou Du Col, con altro piccolo ravanamento, ma nulla di problematico.

Arrivati alle grange della piana quando sembrava finito il divertimento ecco spuntare fuori ancora un tratto nel bosco verso Ribba su neve incredibilmente ancora scorrevolissima e bella, qui abbiamo tritato curve più strette per via della vegetazione fitta con qualche piccolo salto, degno finale della giornata. Rientro in auto dalla pista di fondo dove con qualche spinta di bacchette sono riuscito ad arrivare praticamente all'auto.

 

Davvero una gran bella gita !! e ora godetevi video e foto..

 

 

 

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