28 gennaio 2015 - Bric Cassin (2625m) - Valle Maira

Stagione pacco? 

 

Meglio definirla una stagione zoppicante.

 

Dopo oltre un mese fermi si ritorna alla ricerca di qualcosa da fare.

L'assenza di perturbazioni degne di nota e le temperature nettamente superiori alla norma mi hanno costretto a uno stop forzato, non c'erano molte alternative.

 

La vita di tutti i giorni è complessa, frenetica, piena di impegni, ti porta la testa altrove..

Per affrontare questo sport non basta motivazione e passione, occorre dedicargli testa e cuore. Quando questi ultimi due elementi vengono a mancare, anche se non per colpa propria, inevitabilmente la sfiducia aumenta e si rischia di dover ricominciare tutto da capo, cercando nuovamente le motivazioni e le energie mentali necessarie, se poi mancano le condizioni peggio ancora.

 

Decidiamo di andare in Valle Maira, ahh la famosa Valle Maira, una valle che da sola potrebbe fornire tutte le uscite di una intera stagione. Selvaggia, articolata, varia, è una valle di quelle che piacciono a me, che rispecchiano le caratteristiche che cerco.

La meta è il Bric Cassin, una semplice gita per riprendere il ritmo e la determinazione. 


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Dettagli gita

 

quota di partenza (m): 1494m

quota vetta (m): 2625m

dislivello complessivo (m): 1131m

difficoltà: MS

 

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Sommario

 

Il Bric Cassin è una semplice gita invernale, le pendenze non sono mai sostenute in salita e il dislivello è parecchio spalmato sul lungo. Questo si traduce in estrema facilità, anche con la split, perché praticamente non ci sono traversi. Purtroppo come quasi tutte le gite di quest'anno anche questa ha un discreto spostamento nella parte bassa, ma per fortuna rispetto alle altre c'è più pendenza e si può scegliere di seguire sia in salita che in discesa la strada innevata, che diventa addirittura divertente, assomigliando ad una pista da border cross. 

La discesa nella parte alta e media con una giusta valutazione può essere molto divertente perchè ha un'ottima pendenza e non ripercorre la salita.

Questa gita è una gran classica, si può fare davvero con qualunque mezzo, dalle ciaspole alla split senza nessuna criticità, mi sento quindi di consigliarla, è anche ben riparata spesso dal vento.

 

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Meteo del giorno

 

Finalmente una giornata Invernale con la I maiuscola. Cielo sereno con velature più spesse verso sud, visibilità eccellente, venti deboli con locali rinforzi sulle creste. Zero termico a 1000mt nelle ore centrali stazionario, isoterma -10 a 2400m in calo. Innevamento nella norma solo oltre i 2200m, al di sotto inferiore con 40/70cm a 1800m e 100/200cm a 2500m distribuiti in modo irregolare.

Anche gennaio molto caldo nelle medie del mese.

 

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La partenza è accompagnata da un freddo piuttosto pungente ma molto secco e sopportabile.

Il ritmo è tranquillo e la comoda mulattiera rende piacevole la salita, le borgate di Viviere e le altre poco più in alto sono una meraviglia, sembra che il tempo si sia fermato. 

L'innevamento in basso non è abbondante ma permette comunque una salita e discesa decenti. La mulattiera estiva ora innevata è piuttosto lunga e occorre una buona oretta prima di arrivare al pianoro superiore. Sul lato si vedono diversi skialp impegnati in altre cime, tra cui un bel canale ripido e interessante. 

 

la valle prima dei pianori superiori si restringe e il bosco in questo tratto è più fitto, accanto a noi scorre il torrente che emette l'unico rumore percettibile. 

La Valle Maira come già anticipavo prima permette una quantità di gite davvero impressionante, probabilmente ce ne sono più di 20 solo nella testata della valle, senza considerare le altre possibilità nelle valli laterali, ci sono anche belle linee di ripido e gite da stagione molto inoltrata. Insomma un autentico paradiso per il backcountry e freeride.

 

Dopo una buona oretta giungiamo al pianoro superiore dove la pendenza, dopo un breve tratto piano, inizia ad essere più sostenuta. La traccia è un'autostrada e procediamo veloci. Attorno a noi un anfiteatro di montagne ben disposto e illuminato dal sole basso di Gennaio.

Procedendo nella salita inizia a divenire evidente il percorso della discesa, piuttosto tracciato, ma di bella pendenza e diretto. La salita infatti accerchia la cima del Cassin, e dopo aver raggiunto la parte alta del passo della Gardetta abbiamo deviato a sinistra sulla lunga dorsale in direzione cima. Qui la neve è piuttosto ventata ma le pelli tengono bene e in un'altra mezz'oretta siamo in cima dove ci raggiungono un paio di skialp.

 

Discesa

 

Il freddo pungente non ci permette di sostare molto, mi cambio piuttosto velocemente e iniziamo, dopo un'attenta valutazione, la discesa.

La prima parte è favolosa, pendenza ottima e curve di qualità per un bel tratto, mi sono tenuto più largo sulla sinistra per evitare le tante tracce, che però diventano inevitabili alla fine della prima rampa. Qui mi fermo ad aspettare Luca e ricomincio con gli occhi a cercare la prossima linea per continuare la discesa. Stavolta sempre per evitare le tracce mi tengo più alto, la pendenza è inferiore ma mi diverto a fare slalom tra i primi alberi radi, la neve è davvero polverosa e molto scorrevole, poi il vallonetto si restringe nuovamente e qui mi sposto a destra fermandomi nuovamente. Vedo un bel boschetto rado intonso alla mia sinistra e dando gas su neve fantastica firmo l'unica traccia con un bel sorriso a 32 denti. Nuovo cambio di direzione e scendendo da un piccolo colletto ci ricongiungiamo alla traccia della salita in prossimità del primo pianoro superiore. Purtroppo un togli-metti inevitabile, ma per fortuna sarà l'unico. Da qui in poi riprendiamo quasi per intero la strada innevata, che tutto sommato è stata divertente, sembrava una pista da border cross. Ogni tanto tagliavo qualche tornante in  mezzo al bosco cercando qualche salto. In pochi minuti raggiungiamo il borgo di Viviere e infine Chialvetta.

 

 

 

Voto finale gita


Percorso: 7 (un pò di spostamento, ma nulla di drammatico e sempre con pendenza sufficiente)

Ambiente: 7 (la Valle Maira è splendida)

Discesa: 7 (tra alti e bassi una bella discesa, piacevole e con ottima neve polverosa)

Allenamento: 6  (sufficiente, la gita era molto semplice)

Generale: 7 


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