29 Gennaio 2016 -  Forcella del Corleans 2730m - G.S.Bernardo

 

Nuova gita snowAlp e stavolta si va in Valle d'Aosta

 

Forcella del Corleans, una gita che avevo già sentito più volte e fatta da amici già una settimana fa circa.

Sembra molto interessante e utile per riprendere un po' di confidenza con i canali e il ripido.

Le condizioni non fanno sperare chissà quale qualità di neve, ma le ignoro e decido di lanciarmi in questa nuova avventura. Per fortuna la zona è ben innevata e le premesse per una bella giornata ci sono tutte.

 

Qui nel torinese e cuneese continua l'assenza quasi totale di neve che costringe a muovermi in direzione VDA o Francia.

 

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Dettagli Gita:

 

quota di partenza (m): 1605m

quota vetta (m): 2730m

dislivello complessivo (m): 1125

difficoltà: 3.3 E2

Esposizione: Nord

Periodo consigliato: gennaio-aprile

 

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 Sommario

 

Gita molto consigliata per lo snowboard e splitboard: in salita si segue la comodissima mulattiera per il colle serena di solito molto tracciata, poi si svolta a sinistra e si raggiunge la base dell'evidente canale dove sono necessari almeno dei ramponi per risalirlo. Dal colle bellissimo panorama sulla VDA settentrionale.

 

La discesa è uno spettacolo perché direttissima; si scende prima il canale con pendenze a tratti sui 45°, poi un immenso plateau spettacolare con pendenza sempre sostenuta fino a raggiungere il limite del bosco dove si addolcisce un po' ma resta veloce e ampio, infine un canale da valanga piuttosto ripido ma ancora ampio, dove curvare a piacere e dove spesso si trova polvere essendo protetto dal vento, facendo attenzione a eventuali accumuli all'inizio.

Attenzione a non scendere dal percorso di salita, dal canale puntare dritti a fondovalle e si raggiunge il parcheggio degli impianti di Crevacol dove generalmente si lascia l'auto.

 

 

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Meteo del giorno

 

Sereno tutto il giorno con visibilità eccellente, venti deboli o assenti di direzione variabile. Zero termico a 2100m nelle ore centrali del giorno in calo. Isoterma -10 a 3400m

 

 Situazione neve (versanti sud-nord)

 

- 1500m: 30-60      trasformata-farinosa

- 2000m: 50-100    trasformata-farinosa

- 2500m: 70-130    Farinosa-pressata dal vento

 

 

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Guidare fino alla valle del G.S.Bernardo, costo dell'autostrada a parte, è molto veloce e scorrevole, in appena 1h e 30 si arriva al parcheggio degli impianti di Crevacol. A causa del fondo stradale ancora parzialmente innevato mi fermo in un altro parcheggio a qualche centinaio di metri prima.

Superati gli impianti calzo la split e inzio a risalire la valle in compagnia di un paio di skialp incontrati nel frattempo. Non fa per nulla freddo e la progressione è da subito veloce, l'ambiente è molto bello: ampio e dominato da uno splendido anfiteatro, l'innevamento è buono.

 

Il pendio di salita è in comune con il tragitto per l'affollatissimo Colle Serena e di conseguenza le tracce sono davvero tante ma guardando bene il fianco della montagna comprendo già da subito che il percorso di discesa sarà ben altro, molto più diretto. 

Arrivato a metà percorso si alternano bellissimi pianori molto ampi con baite sparse che progressivamente si perdono verso il fondovalle che riceve i primi raggi di sole del mattino, oltrepassato il limite del bosco e inizio con una traccia tutta mia a girare in direzione del canale per la forcella del Corleans. 

 

Il vento ha lavorato e non poco, la neve è piuttosto dura ma vedendo il lato positivo questo aiuta la progressione, la vecchia traccia è praticamente coperta dalla neve e decido di farmene una tutta mia per non slittare con le pelli, il pendio sotto il canale che da lontano sembrava breve in realtà copre un dislivello di tutto rispetto e impiego un bel po' per completarlo e nel frattempo la pendenza aumenta notevolmente.

 

Arrivo finalmente alla base del canale, cero un posto dove fermarmi e metto i ramponi, scrutando attentamente il canale noto che la neve sembra sicura. Sistemo le mezze tavole sullo zaino e inizio la progressione nel bellissimo canale del Corleans su pendenze attorno ai 40°, la neve è piuttosto dura e questo se da una parte aiuta nella salita non fa ben sperare per la discesa. 

La salita mi piace e le gambe rispondono bene, senza particolari sforzi raggiungo in meno di un'ora la forcella terminale incastonata tra le granitiche e frastagliate cime attorno. L'ambiente è molto molto bello anche se non tanto ampio.

Nel frattempo mi raggiungono gli skialp incontrati prima che hanno rinunciato all'altra gita, con loro faccio una bella sosta di quasi un'ora, godendomi un improbabile sole tiepido di Gennaio. 

 

Discesa

 

Bene, dopo veloci preparativi affronto il canale che sebbene non eccessivamente ripido (max 45°) presenta una maggiore difficoltà a causa della neve dura e modellata dal vento, il grip per fortuna c'è andando deciso sulle lamine ma le curve sono tutt'altro che eleganti e riesco a essere fluido solo a tratti specialmente verso la fine.

Superato il canale inizia il divertimento maggiore, le pendenze sono sempre molto sostenute e la neve inizia a essere decisamente più morbida con lunghi tratti di goduriosa e velocissima farina pressata dove ho tracciato linee di qualità, discesa però a tratti insidiosa a causa di qualche placca dura che rischia di farmi cadere, specialmente alla fine del plateau alto.

Arrivati al limite del bosco rado la pendenza diminuisce e qui si trova ancora bella farina dove dare gas facendo slalom tra i larici bassi stroncati dalle imponenti valanghe primaverili. Anche qui occorre prestare attenzione ai tronchi bassi che come paletti affiorano dalla neve.

L'ultima parte della discesa si sviluppa in un ampio canale piuttosto ripido che dapprima richiede curve strette e precise, poi si allarga nella parte bassa dove si può aumentare la velocità, qui neve ottima con poche tracce dove ho tirato qualche bella curva .. in pochi minuti raggiungo la mulattiera vicino al parcheggio di Crevacol.

 

Nel complesso una bella gita.

 

 

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