04 maggio 2013 - Breithorn Occ. (4165m) - Valle d'Aosta

La stagione è finita??

 

Assolutamente NO..anche se purtroppo Aprile è stato pesantemente condizionato dal maltempo con pioggia battente, forti nevicate in quota e davvero pochissime occasioni da sfruttare al limite dell’esaurimento nervoso.

Il 24 aprile avevo organizzato scrupolosamente una gita sulla Rognosa del Sestriere ma sono rientrato per il maltempo dal…parcheggio con pioggia battente fino in quota!!

Vi lascio immaginare che nervoso specialmente dopo aver consultato la sera prima previsioni meteo positive.

Questa volta però le previsioni non lasciano dubbi: ci sarà una finestra di bel tempo anche se destinata a durare poco..

 

Decidiamo di andare in Valle d’Aosta e provare con il mio primo 4000!!!

Anche se non sono particolarmente attrezzato per l’alpinismo la meta che ci siamo prefissati, il Breithorn Occidentale (4165m) non è particolarmente difficile ed è possibile salirla con la splitboard approfittando anche dell’ottima logistica offerta del trofeo Mezzalama che proprio in questa giornata è stato disputato.

 

Partiamo con Luca alle 4:50 da Rivoli puntualissimi, incontriamo Andrea nel parcheggio basso del paese che nel frattempo nonostante l’ora è già strapieno..c’è veramente tanta gente …prevedibile.

Fortunatamente però non c’è coda all’ingresso e in due tronconi di funivia e un ovetto alle 7:15 circa siamo già pronti alla partenza da Plateau Rosà.

 

Fa un certo effetto riprendere questi impianti dopo anni di snowboard da pista a Cervinia, c’è una bellissima luce che illumina la Gran Becca e le cime circostanti, l’aria ai 3450m di Plateau Rosà è decisamente invernale e assieme ad un gran numero di persone iniziamo a risalire le piste in direzione Piccolo Cervino.

La salita procede non bene, benissimo…si chiacchiera, si scherza, si fa amicizia, si condividono racconti, esperienze, materiali con altri splitters e skialp procedendo come fosse una passeggiata..il clima è davvero gioviale e allegro, molti di loro saliranno fino su con noi al Breithorn

 

Arrivati in cima alle piste c’è una marea di gente che ha seguito il Trofeo Mezzalama, sembra di essere a Rimini, fa quasi impressione a queste quote vedere tutto sto trambusto, purtroppo non siamo riusciti per tempo a vedere il gruppo di atleti passare, davvero dei mostri in salita..

Approfittando del grandioso panorama ci fermiamo per fare due foto ma la macchina fotografica mi fa le bizze e perdo pure la custodia di neoprene..

Continuiamo di buon passo sul Ghiacciaio di Verra e dopo un paio di km decisamente piatti deviamo a SX in direzione della cima. Il freddo un po’ lo sento e la progressione inizia ad essere più difficoltosa, sia per la quota, sia per l’autentica processione di alpinisti che mi costringe spesso a fare delle pause non volute, raffreddandomi ulteriormente.

 

Dopo un'altra ora e tanti “start and stop” ora eccoci finalmente ai 4165m del Breithorn Occidentale, siamo in CIMA…magnifico!!

 

Sono un po’ sofferente per il freddo alle mani ma passa in secondo piano per la magnificenza del panorama..la cima è super affollata, ma del resto, come qualcuno mi ha detto salendo, le cime di 4000mt non sono poi tantissime, specialmente quelle “facili” e con finestre di bel tempo così si concentrano tanti alpinisti in una sola volta

Incredibile aver visto qualcuno salire in maniche corte e senza guanti in cima…con una temperatura ben sotto i -10 e vento..mutazioni genetiche, DNA diverso?

Sulla cima sostiamo un buon 15/20 minuti, la gioia e la soddisfazione è tanta ma il dolore alle mani semicongelate è fastidioso quindi con molta fatica tolgo le pelli e mi preparo per la discesa.. purtroppo foto ne ho fatte poche e non ragionate come avrei voluto, inoltre non ne ho una in cui ci sia io.

Tra freddo e fotocamera difettosa è stata una odissea, peccato. Grazie al cielo, la fidata GOPRO ha fatto il suo sporco lavoro per i video fino in fondo.

 

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Il meteo è stato caratterizzato finalmente da GRAN SERENO almeno sino alle 13 quando hanno fatto capolino i primi minacciosi cumuli da est. Leggera inversione termica nelle valli il mattino con formazione di cumuli bassi

Zero termico a 2700m nelle ore centrali, isoterma -10 a 3900m, sulla cima a quasi 4200m al mio arrivo c’erano circa -13 gradi in pieno sole.

Venti deboli da NW con rinforzi sulle cime. Neve abbondante e invernale oltre i 2800m, con circa 300/350cm a 3000mt nelle zone non esposte. Neve continua fino in Paese a 2000mt

 

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La discesa è ovviamente e probabilmente la più lunga che abbia mai fatto. Dislivello effettivo 2180m per circa 18km di discesa!!

All’inizio, dalla cima, siamo scesi dall’immenso ghiacciaio di Verra.. dapprima deviando un po’sulla cresta di SX orografica, poi frontalmente approfittando di ampi spazi completamente intonsi, su neve assolutamente invernale polverosa, una goduria..Poi arrivati alla base del ghiacciaio piccolo pezzettino a piedi e pausa, con scongelamento mani dolorosissimo, da impazzire..

Ho accusato anche un po’ la quota con batticuore e senso di intontimento ma per fortuna è durato poco. Successivamente ci siamo riorganizzati e siamo scesi tagliando frontalmente il Plateau Rosà su un altro fuoripista famoso, anch’esso molto ampio e anche qui con neve polverosa magnifica, la luce di Maggio inoltre ha reso tutto ancora più bello con grandissima visibilità.

 

Arrivati all’arrivo della funivia a quota 3450m decidiamo di scendere dal vallone Spazzatura che sembra in ottime condizioni e parzialmente vergine, a tratti riesco a fare linee davvero di qualità ancora su bellissima neve, specialmente la parte alta, la parte bassa invece è più tritata e la neve già trasformata ma sempre molto ben sciabile.

Dopo aver superato il vallone Spazzatura giungiamo al Colle delle Cime Bianche e ci concediamo quasi una mezz’ora di pausa prendendo il caldo sole di Maggio.

 

Per l’ultimo tratto di discesa optiamo per la pista del Ventina che ci spariamo a tutta velocità, man mano la neve diventa sempre più polenta ma mai troppo permettendoci di concludere ottimamente questa fantastica discesa.

 

Concludendo direi una giornata degna finalmente di questa stagione: la primavera, nel quale si fanno le cime migliori e i percorsi più impegnativi.

Una nuova esperienza su un terreno non particolarmente difficile ma indubbiamente non da sottovalutare, un 4000 è sempre un 4000 con tutte le problematiche che si possono presentare.

Per me, essendo la quota più alta raggiunta e la prima vetta di questa importanza la soddisfazione è doppia…inoltre la discesa stratosferica in snowboard e l’ottima compagnia hanno maggiormente valorizzato la gita aumentandone il punteggio finale. Davvero molto soddisfatto… 

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza:           3450m
quota vetta:                     4165m
dislivello complessivo:        715m (2160m in discesa!!)

Difficoltà: BS

 

Valutazione gita:


Percorso: 8 (con queste condizioni di neve molto semplice, in cui l'unica difficoltà è "solo" la quota, dislivello fatto in salita modesto) 

 

Ambiente: 10 (Qualcosa di assolutamente unico e spettacolare, uno dei paesaggi più belli delle Alpi su tutto il percorso)

 

Salita:  9  (Sembrava un'autostrada fino in cima, traccia perfetta)

 

Discesa: 9  (E S A G E R A T A nella lunghezza e dislivello fino a Cervinia, immensi plateau in alto di farina 00, difficile chiedere di più da una discesa a Maggio)

 

Quantità neve: 8  (molto buona fino a 2200m, sotto disgelo a pieno regime, 3/4mt di neve oltre i 3000mt a seconda dell'esposizione, anche 5 metri sul ghiacciaio alto con oltre 1 metro e mezzo caduto di recente)

 

Qualità neve: 8  (voto in funzione della stagione, fino a 3000mt farina 00 invernale fresca, fino a 2300m trasformata, sotto polenta primaverile)

 

Allenamento: 8 (buon allenamento anche se la quota si sente!!)

 

Generale:  9  (il mio primo 4000!! sceso con la split in una giornata climatica perfetta)

 

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Il Percorso, video e foto.

 

 

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