15 novembre 2012 - Colle Vers (2870m) Val Varaita

Rieccoci qua dopo una lunga estate. Prima gita di snowboardAlp della stagione. 


Destinazione Colle di Vers, 2870m in Valle Varaita, Alpi Cozie meridionali, una gita classica probabilmente più adatta allo sci alpinismo in quanto i pendii sono molto dolci e lo sviluppo notevole.

 

Partenza da Sant'Anna di Bellino 1820m, dislivello complessivo 1050m, tempo impiegato per la salita (con tante pause foto e video) 3h 15' circa


Le due ottime perturbazioni, una di fine ottobre e una della settimana scorsa hanno depositato un ottimo fondo su tutte le Alpi Occidentali, attualmente ci sono mediamente 80/120cm a 2500m, 50/80 a 2000m e 20/30 a 1500m nelle zone in ombra, l'innevamento è continuo dai 1200m nei versanti a nord e 1800 in quelli a sud. Non male quindi per essere a metà novembre.
Veniamo a meteo di oggi: giornata di sole pieno senza neanche una nuvola grazie all'alta pressione, venti deboli di direzione variabile con qualche rinforzo sulle creste dai quadranti occidentali. zero termico nelle ore centrali attorno a 3000m ma con spesso strato di inversione termica, riconducibile ad un effetto albedo al suolo che ha mantenuto temperature basse in tutta la valle, inoltre il sole già tipico della stagione avanzata non ha permesso il riscaldamento nei bassi strati. Alla Partenza a Sant'Anna di Bellino (1820m) la temperatura alle ore 7:30 era di ben -6.


La salita con la split è stata più semplice del previsto: messe le pelli dopo i primi passi è stato feeling immediato, probabilmente dovuto ad un passato da sciatore, ma la semplicità e facilità con cui si sale è sorprendente. Ancora da perfezionare la tecnica di salita: spesso veniva automatico sollevare le mezze tavole piuttosto che trascinarle, questo Ë stato dispendioso in termini di fatica ma una volta compreso come fare la progressione è diventata sincronizzata e produttiva. Inoltre ho trovato difficile la manovra di inversione nei traversi, complice il depositarsi di neve polverosa sulla mezza tavola.

Rispetto alle ciaspole è un'altro pianeta, molta meno fatica e progressione nettamente migliore specie nei lunghi falsopiani e la possibilità di usare le tracce degli scialpinisti allargandole leggermente.. 

Arrivato in cima qualche difficoltà nel togliere le pelli l'ho avuta, specie durante le raffiche di vento e la colla, probabilmente perchè nuova, ha fatto fin troppo bene il suo lavoro...uno sforzo immane per toglierle, ma anche qui serve un pò di esperienza.

 

Il Vallone che porta al colle di Vers è fantastico: ampi e dolci pendii sovrastati da pareti rocciose imponenti che sembrano vogliano proteggere come una fortezza la valle, antichi ruderi di baite abbandonate sono disseminate qua e là testimoni di un lontano passato di pastori occitani che in estate portavano i loro greggi in queste verdi distese di alta montagna. 

Questa valle conduce a una quantità incredibile di classiche dello sci alpinismo: la Rocca Marchisa, il Colle Sagneres, Aguille de Chambeyron, Colle Vers..ecc..tutte o quasi tutte superano i 3000m con fantastici pendii di neve polverosa anche a stagione inoltrata grazie alla quota ed esposizione settentrionale.

La gita Al Colle di Vers si sviluppa in tre parti: la prima su una ex strada mulattiera militare, ovviamente innevata che da 1830m porta con qualche tornante ai 2200m del pianoro di Traversagn, da qui si procede su un lungo falsopiano ma che guadagna altri 100mt di dislivello sino all'inizio di una rampa  che con una serie di zig zag mediamente ripidi conduce ai 2600m dell'ultimo pianoro, da qui con un'unica traccia priva di cambi di direzione si arriva al colle Vers 2870m. Dal colle si vedono tutte le vette della Val Maira fino a scorgere le Alpi Marittime. Discreta presenza di sci alpinisti su tutto il percorso essendo nel complesso facile e relativamente sicuro.


La discesa dal colle è stata nella prima parte superlativa, con ampi pendii di neve polverosa su pendenza media dove era possibile in tranquillità tracciare ampie linee. La seconda parte è leggermente più ripida ma purtroppo già abbastanza tracciata, tuttavia anche qui era possibile trovare qualche spazio vergine sempre in neve asciutta. Il tratto invece del falsopiano è stato necessario per non impiantarsi seguire la traccia della salita ma con una buona rincorsa è possibile farlo senza staccare la tavola dai piedi. Qui ho fatto una pausa per mangiare, godendomi il sole tiepido seduto su alcune pietre di uno dei ruderi abbandonati. L'ultimo tratto di discesa invece è il meno bello, da quota 2100 in giù, complice la neve tracciata crostosa su mulattiera un pò stretta che costringeva a continue e brusche frenate sullo stretto, ma sempre ben sciabile sino all'auto. Nessuna pietra presa sotto la soletta a testimonianza dell'ottimo innevamento sino a fondovalle.


La Mojo RX 166 si è dimostrata un valido strumento per lo snowboardAlp, tutto un altro pianeta che con le ciaspole, il risparmio di fatica in salita è molto rilevante, inoltre non avere la tavola sulle spalle è un vantaggio anche per respirazione e il carico sulla schiena. Ancora da migliorare la tecnica di salita ma occorrerà un pò di esperienza.

 

In discesa il comportamento è stato meglio del previsto!!! Abituato a tavole sempre abbastanza rigide il feeling è stato immediato già dalle prime curve, eccellente la galleggiabilità in polvere, senza alcun dolore sulla gamba posteriore, perfetta anche la manovrabilità: sono passato dall mia old "Santa Cruz 161 duo" a questa 166 ma al momento non noto differenze su questo aspetto, me l'aspettavo più "legnosa" da curvare sullo stretto, invece è perfetta e ho azzeccato la misura..

 

Posso dire che come prima uscita è stata ottima anche se il percorso è maggiormente per gli sciatori a causa delle pendenze generalmente non molto sostenute..

 

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Dettagli GITA:

 

quota di partenza:           1828m
quota vetta:                     2870m
dislivello complessivo:      1042m

Difficoltà: MS

 

 

Valutazione gita: 

 

Percorso: 7 (dislivello modesto, tanto spostamento, buona esposizione N)

Ambiente: 8 (bellissimo paesaggio)

Salita: 9 (traccia perfetta e scorrevole sino in cima)

Discesa: 6 (pendii ampi e piacevoli ma troppo dolci per lo snowboard)

Quantità neve: 6 (sufficiente per tutto, non male per metà novembre, nessuna pietra presa)

Qualità neve: 8 (polvere assestata per 3/4 del percorso)

 

Generale: 7 1/2 (non male la prima della stagione)

 

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Ora vi lascio alle foto, attrezzatura portata: Nikon D300 + 12-24 (1,7kg di peso totale..ouch)

 

Metto la mappa del percorso

IN ROSSO LA SALITA, IN BLU LA DISCESA: notare come sia possibile con lo stesso percorso fare una deviazione per la Rocca Marchisa, anche se è maggiormente consigliata in primavera per via del fondo più abbondante nell'ultimo tratto esposto a erosione da vento .

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